Madre di Dio della Tenerezza di Vladimir
Misure: cm. 14X18X2.5
Particolare tratto da: “La Vergine di Vladimir”
sec. XV
Doratura su bolo “a mosaico”
Secondo la tradizione l’originale icona della Madre di Dio della tenerezza di Vladimir viene attribuita ad un ignoto pittore di Costantinopoli, (inizio del secolo XII) e si dice che fosse copia di un originale eseguito dall’evangelista san Luca, primo iconografo della Vergine, il quale sembra ritrasse Maria insieme al Figlio nei primi anni della sua vita di Madre del Salvatore Gesù.
La tipologia compositiva di questa icona risale al tipo bizantino della Madre di Dio “Eleusa” (in russo Umilenie), cioè pietosa, che si distingue per l’atteggiamento di tenerezza: è Colei che suscita la pietà del Figlio, ossia intercede presso il Figlio in favore del genere umano.
La Madonna non è un tipo di donna, ma la Madre di Dio, che rappresenta ogni creatura, e di ogni creatura è madre, in grado di accogliere ogni sentimento umano e di trasfigurarlo in preghiera. Il Figlio Gesù, pur nell’aspetto di fanciullo, è evidentemente il Verbo.
L’icona della Madre di Dio che si china con tenerezza verso il Figlio e la raffigurazione del Bambino che si stringe contro sua Madre sono irraggiamento dell’amore divino. L’apparizione solenne si trasforma in visione dell’intimità, in cui la natura umana con tutte le sue ricchezze è penetrata dalla luce divina.
La madre di Dio è ricoperta dal mantello scuro, ornato di tre stelle, sulla fronte e su ciascuna spalla (una non si vede, è coperta dal Bambino), ad indicare la sua verginità, prima, durante e dopo il parto.
L’iscrizione posta sull’icona sta ad indicare: sopra, Madre di Dio in forma abbreviata, sotto Gesù Cristo, sempre in forma abbreviata; nell’aureola di Cristo sono scritte le tre lettere che significano “Colui che è” nome rivelato da Dio a Mosè nell’episodio del roveto ardente.