Cristo è insieme Signore dell’universo e prototipo dell’umanità trasfigurata.

Attraverso la contemplazione in preghiera il Salvatore rende partecipe chi lo osserva del mistero della sua incarnazione.

E' per mezzo dell'iscrizione che l'immagine riceve la sua dimensione spirituale, il suo carattere sacro: le lettere  IC XC indicano Gesù Cristo, in forma abbreviata; nell'aureola di Cristo sono scritte le tre lettere che significano "Colui che è", nome rivelato da Dio a Mosè nell'episodio del roveto ardente.

Il grande nimbo crociato e dorato è un attributo di Cristo e contrasta con i capelli scuri, mentre gli occhi spalancati e asimmetrici  sono fissi oltre i confini dello spazio e del tempo; l’incarnato del volto si spira a modelli antichi orientali.

Il collo gonfio esprime la pienezza del soffio dello Spirito.

La veste rosso scuro (chitone) attraversata dalla fascia dorata (stichos o clavus) esprime la divina regalità di Cristo che si è rivestito dell’umana natura, simboleggiata dal colore verde blu del manto (himation), le cui pieghe risplendono di luminosi bagliori.